“Education and post-democracy”, la Conferenza Internazionale della Scuola Democratica

All’Università di Cagliari, dal 6 all’8 giugno 2019, si è tenuta la prima Conferenza Internazionale  “Education and post-democracy” organizzata dalla Scuola Democratica, dal Centro Interuniversitario per la Ricerca Didattica delle Università di Cagliari e Sassari e da Il Mulino.

La conferenza è stata un’occasione per presentare e discutere numerosi lavori empirici e teorici nel campo dell’educazione, provenienti da una varietà di settori disciplinari. Il tema centrale della Conferenza si è sviluppato attorno ad una tendenza che oggi interessa molti paesi investiti dai processi di globalizzazione: l’avvento di ciò che Colin Crouch ha definito «post-democrazia».

Educatori, insegnanti, ricercatori, studiosi, accademici, scienziati, professionisti, esperti e responsabili politici sono stati così invitati ad unirsi all’analisi del tema, promuovendo una discussione transdisciplinare e interdisciplinare, al fine di convogliare le diverse discipline verso un insieme più integrato di alleanze. Il dibattito tra esperti e professionisti ha permesso di individuare nuove strategie a sostegno delle politiche educative, definendo alleanze di rete su scala locale, nazionale e internazionale.

La Conferenza, suddivisa in 9 principali stream, è stata mossa dall’obiettivo di superare le barriere geografiche e culturali, alimentando nuovi spazi di confronto attorno alle sfide emergenti dello scenario educativo attuale, a partire dalla partecipazione e dal networking tra i diversi studiosi.

Emanuela Proietti, Stefania Capogna, Maria Chiara De Angelis hanno partecipato con un intervento su The Integrating ICT process in the Teaching-Learning contexts: a comparative perspective con l’intento di illustrare i principali risultati dell ricerca svolta nell’ambito del progetto Erasmus + KA2: DECODE DEvelop COmpetences in Digital Era. L’obiettivo della ricerca era quello comprendere la “traduzione in pratica” a livello nazionale, del processo di innovazione digitale, promosso dalle politiche europee. Il lavoro parte dal rifiuto di ogni sorta di determinismo tecnologico per riconoscere la centralità del fattore umano e la complessità delle dinamiche, che accompagnano ogni processo di “traduzione in pratica” nell’incontro tra soggetti e oggetti. 

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Esplorare pratiche, problemi e sfide culturali degli insegnanti italiani nell’era digitale

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