Terzo Virtual Meeting del progetto Re-Educo

di Giovanni Di Gennaro

Il 18 febbraio 2021 si è svolto online, il terzo incontro Internazionale del team europeo di progetto Re-Educo co-finanziato dal Programma Erasmus Plus della Commissione europea.

L’incontro è stato l’occasione per confrontarsi, nel quadro di una Active Learning Session, sullo stato di avanzamento delle attività previste dall’IO1 – NEED ANALYSIS: Active citizenship for digital society che si trova in piena fase di svolgimento.

Il virtual meeting organizzato dal Centro ricerche DiTES della Link Campus University, in qualità di Applicant, ha consentito ai partner europei di verificare lo stato dell’arte del progetto, definire i prossimi step di avanzamento lavori,e condividere metodologia e contenuti per l’organizzazione degli eventi futuri,  anchealla luce degli ottimi risultati ottenuti finora dalle attività svolte in Italia.

L’Italia infatti è stato il primo paese a partire con il ciclo di attività connesse a questa azione che, oltre alla Desk analysis dedicata alla individuazione delle trasformazioni introdotte dalla rivoluzione digitale nel mondo del lavoro, prevede una fitta programmazione di seminari e laboratori dedicati alle scuole.

Per quanto riguarda la situazione italiana, il calendario di eventi in programma tra febbraio e marzo ha visto il coinvolgimento di circa 430 studenti e 48 professori di 9 licei italiani. Ipartecipanti hanno avuto modo, rispondendo ad un questionario di gradimento somministrato alla fine di ogni incontro, di manifestare il loro apprezzamento per la qualità degli interventi e dei contenuti progettati e organizzati in stretta collaborazione con il partner italiano di progetto AIDR.

L’obiettivo primario di questo ciclo di eventi dedicati alle scuole è quello di mostrare i trend di sviluppo, le nuove professioni ele sfide poste dall’innovazione tecnologica, che, se da un lato, rende obsoleti molti lavori, dall’altro rappresenta una straordinaria fucina di nuove professionalità.

In un simile scenario, risulta evidente che il sistema di istruzione sia investito da nuove e gravose responsabilità anche per ridurre il gap tra istruzione e mondo del lavoro e delle professioni. E questo progetto vuole insinuarsi in questoterritorio di nessuno per contribuire a ricostruire la filiera dell’education attraverso strette collaborazioni tra scuola-università e mondo del lavoro.

I Big Data, il 5G, l’Internet delle cose (IoT), l’intelligenza artificiale, ecc., anche se sono ormai entrati nel nostro lessico, costituiscono ancora un’incognita per molti e, di conseguenza, la disinformazione crea improbabili e ingiustificati timori. Non a caso l’obiettivo della presidente dell’Unione Europea Von DerLeyen è quello di creare uno spazio europeo dell’istruzione, fondato sulle competenze digitali, per colmare lo skillsmismacth tra domanda e offerta di lavoro.

I seminari proposti, sono stati l’occasione per riflettere sulla tecnologia digitale, analizzandola da diversi punti di vista: la privacy e la diffusione dei dati, la ciber security, le fake news, l’etica digitale e l’intelligenzaartificiale, la rivoluzione dell’industria 4.0, sono stati soltanto alcuni dei temi trattati.Attraverso questo ciclo di incontrisi è cercato anche di sensibilizzare la platea verso un utilizzo critico dei social media e si è affrontato il problema del cyberbullismo. Una sessione di lavoro questa che ha coinvolto molto i ragazzi, e attraverso la quale è emerso che oltre il 50% dei partecipanti alla sessione,ha avuto esperienze dirette o indirette a riguardo.

Ai percorsi informativi sono state affiancate delle attività laboratoriali orientative e formative, attraverso le quali i ragazzi sono chiamati ad interagire in azioni di ricercae lavori di gruppo, affinché possano confrontarsi rispetto a quel set di competenze che sempre di più oggi la società globale e tecnologica richiede.

Il progetto Re-Educo è nella prima fase operativa, al momento sono state erogate oltre la metà delle ore previste, le attività in Italia termineranno a fine marzo, quando inizieranno  le attività in Finlandia (22 marzo), coordinate dal partner Omnia; a seguire partiranno le attività negli altri paesi coinvolti, sotto la guida dei partner di progetto che andranno a replicare l’esperienza maturata in Italia nei loro rispettivi territori: Grecia, Spagna e Cipro.