Il centro di ricerca DiTES compie 1 anno

Presso la sala conferenze della Link Campus University di Roma si è festeggiato l’11 dicembre il primo anniversario del centro DiTES, coordinato dalla Prof.ssa Stefania Capogna. È già passato un anno quindi da quando il centro di ricerca ha visto la luce, portando avanti i valori del cambiamento e dell’innovazione culturale e sociale.

La visione di valorizzare le tecnologie digitali nel processo individuale e organizzativo hanno guidato il Digital Technologies, Education and Society in questo primo intenso anno di vita e saranno lo spunto per gli anni a venire. Alla conferenza per i festeggiamenti hanno preso parte moltissime personalità importanti legate al mondo del digitale, della sicurezza e dello Stato.

A moderare la discussione ci ha pensato la giornalista del TG2 Maria Antonietta Spadorcia. I lavori sono stati introdotti dalla Prof.ssa Capogna che ha sottolinato l’importanza della presenza delle scuole e degli studenti in un evento come questo, in particolare perché obiettivo primario del centro di ricerca è quello di contribuire a ridurre le distanze tra scuola e mondo del lavoro e a favorire la costruzione di una collaborazione virtuosa dove tutte le componenti della ‘comunità educante’ possano svolgere il loro ruolo in maniera proficua e corresponsabile. I saluti istituzionali e il benvenuto in casa ‘Link’ è stato dato dal Direttore Generale Pasquale Russo. Sono successivamente intervenuti: Mauro Nicastri, Carlo Solimene, Edoardo Colombo, Alessandro Benzia, Manuela Conte e l’On. Mattia Fantinati.

Ogni intervento ha spostato l’attenzione su vari temi, tutti ugualmente interessanti. Senz’altro interessantissimo l’intervento del dott. Solimene, che ha voluto porre un accento particolare sui temi della sicurezza digitale, in un’epoca in cui tutto passa dalla rete. Ha quindi parlato dell’importanza di proteggersi dagli hacker e di preservare il proprio id digitale.

Si è poi parlato di competitività in Europa, minata dal rischio della dispersione della conoscenza. Colombo in particolare ha focalizzato l’attenzione sulle trasformazioni che il digitale ha introdotto nel settore turistico, senza mancare di mettere in evidenza rischi e opportunità. La perdita di svariati mestieri, una volta tramandati di generazione in generazione sta alimentando il rischio di una perdita di “Know-How”. I giovani sono sempre più spesso restii a proseguire sulle orme dei nonni o dei genitori, portando avanti le attività di famiglia in nome della tradizione.

 L’impiego del digitale rappresenta tuttavia un aspetto positivo per il nostro paese e per il suo sviluppo. Ad esempio l’Università dell’Aquila ha messo a punto un sistema per ridurre la fila al museo degli Uffizi a Firenze, diminuendo drasticamente i tempi di attesa. Si è infatti passati da alcune ore a poco più di 5 minuti, permettendo di rispettare il tempo di ognuno di noi e, soprattutto, aprendo nuovi spazi di lavoro.

Interessante anche la nuova normativa che introduce il diritto all’oblio, in base al quale ogni cittadino avrà diritto alla cancellazione dei propri dati dopo aver usufruito di una struttura alberghiera, limitando dunque la possibilità di usi impropri dei dati personali, a vantaggio della tutela della privacy e della sicurezza.

In merito al delicato argomento della sicurezza dei nostri dati si è espresso anche l’On. Fantinati che ha chiuso i lavori. Il suo contributo si è soffermato sia sul nuovo Green Deal che impatterà sulle tecnologie, sia sulle trasformazioni introdotte dal GDPR, sottolineando infine l’importanza dei social, che rappresentano il segnale di un cambiamento generazionale inesorabile.

Tutti gli argomenti trattati sono stati senz’altro uno stimolo forte per tutti i presenti all’incontro e un sicuro spunto di riflessione per gli studenti presenti. Concludere un anno di lavoro con un evento pubblico volto a ricordare la mission del centro di ricerca, voleva essere un modo per rinsaldare l’Impegno ad esserci e mettere in cantiere nuove sfide e nuovi obiettivi da raggiungere insieme.

Niccolò Marrocco