Festival della Sociologia 2020, Narni

Il Centro di ricerca DITES, partecipa al Festival della Sociologia 2020 che si tiene ogni anno a Narni e quest’anno propone una riflessione dal titolo Seduzione e cittò globale. Rifare la società dopo il Covid-19.  

Il Centro di ricerca coordinerà un panel su “Linguaggio, linguaggi e narrazioni della società 5.0 al tempo della crisi COVID 19”, per una discussione sui primi esiti di una ricerca condotta nell’ambito di un laboratorio didattico realizzato con studenti delle Università Link Campus University e Roma Tre nel corso del lockdown.

Con un panel composito di studiosi ci si interrogherà su come si è modificata, nell’arco di 6 mesi, attraverso la narrazione dell’emergenza determinata dal Covid 19, il modo di guardare la società e le sue promesse di felicità affidate alla tecnologia ‘salvifica’.

Quali visioni del mondo vengono a scontrarsi, e quale visione sarà in grado di imporsi quando tutto sarà finito?

Lungo un continuum che mette a confronto individualismo versus comunitarismo è possibile, infatti, osservare che diversi campi di forza vengono a contrapporsi nella ricerca di soluzioni funzionali ad uscire dall’emergenza e costruire un nuovo patto sociale. Attraverso le rappresentazioni che quotidianamente vanno in scena, per dar conto dello stato di avanzamento di questo ‘nemico invisibile’, si intravedono sullo sfondo differenti campi di forza misurarsi per il controllo della scena e l’inquadramento della narrazione.

Il panel, attraverso una riflessione teorico-empirica vuole riflettere sulle visioni del mondo che vengono a delinearsi, attraverso queste narrazioni, anche per interrogarsi sul ruolo che le scienze sociali, di fronte alla nuova sfida epocale, possono svolgere per promuovere la costruzione di comunità a misura di persona.

Partecipano alla discussione 

Antonio Cocozza, Università Roma Tre

Cecilia Costa, Università Roma Tre

Elonora Sparano, Università Unicusano

Vittorio Calaprice, Rappresentanza in Italia della Commissione europea

Modera 

Stefania Capogna

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