App e wearable devices: Il contact tracing tra bisogno di sicurezza e sorveglianza digitale

digital conference

di Giulia Cecchini

Nel corso della Digital Conference del 18 giugno 2020, realizzato dal Centro di Ricerca DiTES, si è parlato di App e wearable devices: Il contact tracing tra bisogno di sicurezza e sorveglianza digitale.

Il confronto plurale che si è sviluppato ha focalizzato la riflessione sull’importanza delle tecnologie digitali nell’ambito sanitario, in una logica di ripensamento della cura e della persona. Senza dimenticare gli effetti perversi e le criticità, si è riconosciuta la necessità di proporre osservazioni da un punto di vista micro, meso e macro, al fine di apportare un reale contributo alla condizione frammentata post pandemica in cui ci troviamo.

Con un forte senso di autocoscienza sul sentire alcune problematiche che hanno prepotentemente impattato nelle nostre vite, bisogna comprendere se “accettare le condizioni in cui viviamo o cercare di contribuire per cambiarle”.

Veronica Moretti, esperta di tecnologie digitali applicate alla salute presso l’Università di Bologna, ha introdotto il tema del bisogno di sicurezza, per problematizzarlo e correlarlo al bisogno di salute mai sopito ma riemerso in questo periodo di emergenza sanitaria, introducendo il concetto di sorveglianza nella sua rielaborazione significativa del periodo trascorso e attuale Covid-19. Attraverso suggestioni preziose tratte dall’alta letteratura e filosofia, l’intervento ha allontanato il concetto di sorveglianza dalla sua accezione negativa, coercitiva, e legata ai “luoghi di sorveglianza”, in favore di una proposta meno invasiva, addolcita, pervasiva e delocalizzata (quindi più subdola), di sorveglianza. A determinare questo cambio di paradigma concorrono le nuove forme di digitalizzazione.

Le sfide che si pongono rispetto a queste nuove pratiche sono legate al Dataveillaince, come monitoraggio sistemico che può contribuire a orientare le scelte presenti e future della società. Ma questo “Capitalismo di Sorveglianza” ha delle criticità legate al concetto di pervasività eccessiva e monitoraggio invasivo, come criticità rilevanti sulle quali sono confluite altre tematiche del dibattito.

Nella prosecuzione del giro di tavolo, l’esperto di organizzazione presso l’Università di Padova Franco Miele, ha sollevato l’esigenza di riappropriazione dei wearable e delle App, in un’ottica funzionale per l’ambito sanitario, e argomentando le criticità legate da un lato all’auto disciplinamento di questi strumenti nelle mani della popolazione e dall’altro, al controllo top-down.

Gli ottimisti tecnologici affermano che l’innovazione tende a valorizzare i percorsi sanitari e di monitoraggio sulla salute degli individui se gli strumenti stessi vengono riempiti di significato (sensemaking): ad esempio conciliandoli con pratiche concrete (braccialetto conta passi, aumento degli spostamenti a piedi). Ma la sociologia contemporanea continua a denunciare un rischio di de umanizzazione, come conseguenza di un ausilio eccessivo delle tecnologie che, inoltre, determina una connessione diretta tra performance sanitaria corretta e possesso di App e wearable.

La Dott.ssa Beba Molinari dell’Università di Catanzaro ed esperta di Big Data, attraverso un’analisi sullo stato dell’arte dell’App Immuni ha illustrato lo scetticismo iniziale da parte del nostro paese – rispetto alla reazione tedesca e francese – sul tema del controllo e dell’affidabilità dell’App stessa.

Altre criticità rilevate in questa sede sono legate:

  1. all’effettiva fruibilità di una App per i cittadini di tutte le età;
  2. all’attendibilità legata alla percentuale (min.60%) di persone che volontariamente la scaricheranno;
  3. al metodo di tracciabilità frammentario, perché la cosiddetta “mappa di prossimità”, di fatto, dispone solo della connessione Bluetooth che lascia intravedere molti spazi di discrezionalità, fragilità e non pochi limiti di infrastruttura e di tenuta.

Infine, il Dott. Alessandro di Falco – Strategic Sales Manager di CONSIS – punto di riferimento nel mercato della pubblica amministrazione, della sanità e della salute, con prodotti e servizi nel campo dell’ICT, dei sistemi informativi, della consulenza e della formazione, ha allargato la riflessione alle complesse trasformazioni che sta attraversando l’intero sistema sanitario, mostrando come le App e i wearable devices siano solo un elemento del radicale mutamento che investe l’intero patto/sistema assistenziale. All’interno di questa trasformazione gli artefatti tecnologici possono rappresentare degli alleati nel ridisegnare nuovi processi e organizzazione del sistema sanitario, guardando a un futuro fatto di deospedalizzazione e domiciliarità sanitaria che, per sussistere, deve necessariamente fondarsi su un nuovo modello di Sanità digitale.

Gli interventi di questa tavola rotonda hanno mostrato che vi sono molte tematiche aperte sulle quali occorre ancora interrogarsi:

  • sia in vista dell’esigenza di tracciamento come misura imprescindibile per evitare, o perlomeno gestire, il rischio preannunciato di una seconda ondata pandemica,
  • sia per ripensare il modello di cura.

Le tecnologie, questo è un punto fermo, non sono auto attuative e dunque, devono servirsi di un agire responsabile ed etico, in una logica di empowerment. Questa comunità può adottare gli strumenti tecnologici se si ripensa e si riallinea, attraverso un pieno ascolto dei cosiddetti soggetti “invisibili” per incapacità tecnologica.

La compartecipazione, la condivisione, la relazione interpersonale medico paziente, quali temi apprezzati fin da questa giornata, saranno centrali nella prossima tavola rotonda Il Complesso Rapporto Medico-Paziente: Tra Nuove Alleanze E Controversie – prevista il prossimo 25 giugno alle ore 10:00, registrandosi al seguente link.

Scarica la Locandina
Scarica le Presentazioni

Wearables e salute

Tra rappresentazioni ‘da incubo’ e processi di appropriazione

di Francesco Miele


Read PDF

Dalla sorveglianza sui corpi alla sorveglianza sui dati… e ritorno

di Veronica Moretti


Read PDF

Rassegna Stampa

24/06/2020 PRP Channel – App e wearable devices: Il contact tracing tra bisogno di sicurezza e sorveglianza

23/06/2020 Sardegna Reporter – App e wearable devices: il contact tracing tra bisogno di sicurezza e sorveglianza

23/06/2020 Italicom – App e wearable devices: il contact tracing tra bisogno di sicurezza e sorveglianza

23/06/2020 Italia Notizie 24 – App e wearable devices: Il contact tracing tra bisogno di sicurezza e sorveglianza

23/06/2020 Lo Speciale – App e wearable devices: Il contact tracing tra bisogno di sicurezza e sorveglianza

23/06/2020 AIDR – App e wearable devices: Il contact tracing tra bisogno di sicurezza e sorveglianza

 

17/06/2020 Sardegna Reporter – Digital conference su innovazione tecnologica e cura della persona: le nuove frontiere della sfida sanitaria

17/06/2020 Italia Notizie 24 – Digital Conference – Innovazione tecnologica e cura della persona: le nuove frontiere della sfida sanitaria

17/06/2020 Lo Speciale – Digital Conference – Innovazione tecnologica e cura della persona: le nuove frontiere della sfida sanitaria

17/06/2020 AIDR – Digital Conference – Innovazione tecnologica e cura della persona: le nuove frontiere della sfida sanitaria

17/06/2020 Digital Professional Magazine – Digital conference

Innovazione tecnologica e cura della persona: le nuove frontiere della sfida sanitaria

18/06/2020


Digital Conference

App e wearable devices: Il contact tracing tra bisogno di sicurezza e sorveglianza

di Stefania Capogna


Approfondimento